Rincari energetici. Servono interventi strutturali urgenti
E’ una vigilia di Natale che rappresenta un unicum nella storia del libero mercato dell’energia, in particolare per l’Italia. I significativi aumenti dei costi di approvvigionamento della materia sia per l’elettrico che per il gas sono in costante incremento e proprio in queste ultime ore molte voci si sono levate per testimoniare un disagio i cui impatti sono già significativi su consumatori e imprese.
Arte (Associazione di Reseller e Trader dell’Energia) per mano del suo Presidente Marco Tonino Ferraresi, scrive al Premier Draghi per suggerire soluzioni ad una situazione che non ha precedenti. “L’aumento dei prezzi sta determina inevitabilmente l’inasprimento delle garanzie richieste da parte di Terna – afferma Ferraresi – mette in discussione la stessa sopravvivenza finanziaria degli operatori, con il rischio di far collassare il sistema, rendendo vana la liberalizzazione del mercato faticosamente costruita. Le misure che il Governo ha attuato finora, e presumibilmente anche quelle in cantiere – aggiunge Ferraresi – non sono in grado di intervenire concretamente. Questi interventi non possono riguardare solo determinate componenti della bolletta. Gli incrementi al momento superano il 250%, e per alcune attività di impresa entro dicembre voleranno oltre il 500%. Servono quindi interventi straordinari di politica legislativa per tutelare l’intera filiera e garantire una continuità di operatività di tutti gli operatori coinvolti e mitigare l’attuale scenario emergenziale”.
La soluzione per Ferraresi sta nell’introdurre meccanismi straordinari di garanzia per allontanare il rischio di collasso finanziario che grava la filiera energetica, utilizzando società pubbliche come la Sace, oltre ad adottare tempestivamente delle politiche per razionalizzare i consumi, con l’obiettivo di mitigare gli effetti dell’inarrestabile crescita dei prezzi.
Gli fa eco Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio, che da una prima analisi sugli impatti dei rincari, stima una maggiore spesa energetica di oltre 11 miliardi per le famiglie e aumenti di elettricità e gas intorno al 40% per le imprese del terziario. Secondo Sangalli servono interventi strutturali urgenti per non compromettere la vivace ripresa economica di cui l’Italia è protagonista.
Gli effetti purtroppo di quella che Ferraresi definisce “Pandemia Energetica” sono già drammaticamente evidenti. Per lunedì 27 dicembre Assocarta, Assofond, Assovetro e Confindustria Ceramica terranno una conferenza stampa per comunicare lo stop della produzione in tutte le aziende italiane a loro associate. “Siamo stati costretti a organizzare questa conferenza stampa durante le festività natalizie perché la situazione è drammatica, tanto che molte imprese hanno dovuto o dovranno sospendere la produzione senza possibilità di prevedere quando riaprire”, dichiarano i promotori dell’iniziativa in una nota.
Anche per Federaccciai la sitauzione è ormai fuori controllo. “Se non si interviene subito per provare a mitigare un costo dell’energia ormai insostenibile non solo per le famiglie ma anche e soprattutto per le imprese il grande rischio è quello che molte si fermino e che non si riesca ad agganciare la ripresa che stiamo provando a cavalcare”, ha affermato il presidente Alessandro Banzato.