Rinnovabili: un passo indietro per guardare avanti
Reperimento di Gas in giro per il mondo, nuovi rigassificatori, riapertura delle centrali a carbone: la strada tracciata dal governo Draghi per uscire dalla dipendenza del gas russo è fossile. Un paradosso? Il tempo sentenzierà…
Nel frattempo, con gli ultimi due decreti, sono state messe in campo diverse ulteriori per favorire lo sviluppo e la produzione di energie rinnovabili.
Cosa prevede il Decreto Energia:
Per il Decreto Energia contiene un programma di accelerazione sul fronte delle sorgenti rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, con un intervento di semplificazione, anche delle procedure di autorizzazione, per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali. Sono previste semplificazioni anche per gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili off-shore, localizzati in aree individuate come idonee, e per gli impianti geotermici.
Sempre nel decreto sono previste inoltre delle disposizioni per “i siti e gli impianti di proprietà di società del Gruppo FS e l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sui beni del demanio militare o comunque in uso al Ministero della difesa. L’energia prodotta da questi impianti potrà essere fornita ai clienti finali organizzati in comunità energetiche rinnovabili.
Per la pubblica amministrazione centrale è stata introdotta la possibilità di rivolgersi anche all’Agenzia del demanio per l’elaborazione dei progetti di miglioramento energetico degli immobili. Dunque, l’Agenzia del demanio potrà svolgere un ruolo da facilitatore, supportando gli enti pubblici a migliorare l’efficienza energetica e a riqualificare gli edifici, anche attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici e minieolico sui tetti, dove non si tratti di edifici di pregio.
E i centri storici?
Scatta il via libera ai pannelli fotovoltaici sui tetti anche dei centri storici. D’ora in poi “chi installa con qualunque modalità impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici nei centri storici dà luogo a un intervento di manutenzione ordinaria e non deve chiedere né attendere permessi, autorizzazioni o altri atti amministrativi di assenso. Una svolta epocale!